- Primi appuntamenti ufficiali per Emmanuel Macron. Il presidente francese eletto e quello uscente, François Hollande, sono andati all’arco di Trionfo, a Parigi, per celebrare la 72ma giornata della vittoria, che ricorda la fine della seconda guerra mondiale. Nel pomeriggio Macron, accompagnato da alcune proteste, ha visitato la sede del quartier generale del suo partito, En marche!, per preparare la composizione del nuovo governo. Il passaggio ufficiale di consegne avverrà il 14 maggio. Al secondo turno del 7 maggio Macron ha ottenuto il 66,1 per cento dei voti e Marine Le Pen il 33,9 per cento. Più di 12 milioni gli elettori che si sono astenuti.
- Sale a 200 il numero delle vittime degli ultimi naufragi nel Mediterraneo. Ci sono infatti 113 nuovi dispersi, tra cui una trentina di donne e nove bambini, oltre agli ottanta naufragati nei giorni scorsi mentre cercavano di raggiungere Pozzallo e su cui la procura di Ragusa ha aperto un’inchiesta. A rendere noto il nuovo naufragio davanti alle coste di Az Zawyah è stata l’Organizzazione internazionale delle migrazioni. “I nostri colleghi in Libia Hanno parlato con i sette sopravvissuti, sei uomini e una donna, che hanno spiegato di essere saliti su un gommone in 120”, ha spiegato il portavoce Flavio De Giacomo. Negli ultimi due giorni nei porti siciliani e calabresi sono arrivati oltre 2.120 migranti.
- Domani in Corea del Sud si elegge il presidente che deve prendere il posto di Park Geun-hye, accusata di corruzione e deposta dopo una procedura di impeachment. La campagna elettorale è stata dominata dai temi della disoccupazione e delle ineguaglianze sociali. In testa ai sondaggi c’è Moon Jae-in, un veterano della lotta per i diritti umani, sostenitore della ripresa del dialogo con la Corea del Nord e dell’opportunità di relazioni “più eque e giuste” con Washington. Le elezioni si svolgeranno in un turno unico.
- Il presidente nigeriano Muhammadu Buhari ha incontrato ad Abuja le 82 ragazze rilasciate il 7 maggio dai guerriglieri di Boko haram. Le giovani fanno parte del gruppo di 276 studentesse rapite nell’aprile del 2014 a Chibok, in Nigeria. La liberazione delle ragazze, che secondo il governo è avvenuta vicino alla frontiera tra il Camerun e la Nigeria, è stata raggiunta in cambio della scarcerazione di cinque leader jihadsti. Alcune decine delle ragazze rapite erano state liberate in questi tre anni, ma il gruppo liberato il 7 maggio è il più consistente. Nelle mani di Boko haram ne resterebbero ancora almeno 110.
- Più di un milione di bambini è stato costretto a lasciare il Sud Sudan a causa della guerra in corso dal 2013, mentre altri 1,4 milioni di bambini vivono in campi profughi all’interno del paese. Lo ha denunciato l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Secondo l’agenzia sono oltre mille i bambini rimasti uccisi o feriti dall’inizio del conflitto, costato la vita a decine di migliaia di persone. Oltre 75mila bambini fuggiti in Uganda, Kenya ed Etiopia hanno superato il confine da soli.
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