“Tu c’hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di droga rende meno”. Salvatore Buzzi, braccio destro di Massimo Carminati, accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso, intercettato svela qual è la sua principale fonte di guadagno, la gestione dei centri di accoglienza per rifugiati e immigrati, quella dei campi rom e dei servizi come lo smaltimento dei rifiuti e delle piste ciclabili.
“Noi quest’anno abbiamo chiuso con quaranta milioni di fatturato ma tutti i soldi e gli utili li abbiamo fatti sui zingari, sull’emergenza alloggiativa e sugli immigrati, tutti gli altri settori finiscono a zero”, dice Buzzi al telefono con un altro indagato.
Secondo l’ordinanza Buzzi ha gestito attraverso una rete di cooperative “le attività economiche della associazione nei settori della raccolta e smaltimento dei rifiuti, della accoglienza dei profughi e rifugiati, della manutenzione del verde pubblico e negli altri settori oggetto delle gare pubbliche aggiudicate anche con metodo corruttivo”.
Buzzi è presidente della cooperativa 29 giugno che fa parte di Legacoop. La cooperativa è stata fondata da un gruppo di ex detenuti di Rebibbia nel 1985. La cupola romana avrebbe approfittato in particolare dell’emergenza che è seguita alle primavere arabe nel 2011, quando migliaia di migranti hanno provato la traversata verso l’Europa, arrivando come primo approdo in Italia.
L’intercettazione dei carabinieri
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