Dopo il tentativo di colpo di stato nella notte tra il 29 e il 30 dicembre, il presidente Yahya Jammeh ha accusato un “gruppo terroristico”, sostenuto da “forze internazionali”, di essere responsabile dell’attacco. Sono cominciati così gli arresti di decine di civili e militari a Banjul, la capitale del paese.
Il governo sostiene di aver trovato dei documenti con il piano d’attacco dentro un container, in cui c’era anche “una grande quantità di armi automatiche, molto sofisticate, e degli esplosivi”. L’arsenale era nascosto sotto “pacchi di abiti usati”.
Rientrato nel paese dopo un viaggio all’estero, Jammeh aveva accusato dell’attacco dei dissidenti che vivono negli Stati uniti, in Germania e Regno Unito, negando ogni coinvolgimento dell’esercito. Afp
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