Sono stati pubblicati su Science i primi rapporti scientifici sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, grazie ai dati raccolti dalla sonda Rosetta, che orbita attorno alla cometa dallo scorso agosto. È emerso che la cometa 67P è un oggetto complesso, modellato da fenomeni come l’erosione, e non un semplice accumulo di polvere e acqua. Tra i risultati ottenuti è risultato che:

  • La massa della cometa è stimata in circa cento milioni di volte la massa della Stazione spaziale internazionale, con una densità simile a quella del sughero o del legno. Questo risultato implica una grande porosità della struttura interna.
  • La superficie della cometa è molto complessa, caratterizzata da dune e altre strutture create dalla polvere.
  • Il nucleo interno ha una forma irregolare e appare ricco in composti organici, con scarsa presenza di acqua ghiacciata.
  • La parte della cometa colpita dai raggi solari è deidratata; gran parte dell’acqua ghiacciata si trasforma in gas nell’area del “collo” della cometa.
  • L’acqua della cometa appare avere un rapporto di isotopi diverso dall’acqua sulla Terra.
  • L’involucro di gas che forma la chioma di 67P è molto variabile, con cambiamenti giornalieri e forse stagionali, a causa degli effetti dovuti all’illuminazione e alla forma della cometa stessa.

Le comete sono studiate a fondo perché si sono formate nelle prime fasi di vita del Sistema solare e possono quindi fornire informazioni su quel periodo. La missione Rosetta dell’Esa si distingue dalle missioni precedenti perché, invece di limitarsi a un rapido sorvolo della cometa, accompagnerà 67P per molti mesi. Inoltre, lo scorso novembre da Rosetta si è staccato Philae, il robot che si è posato sulla superficie di 67/P e che prima di spegnersi ha inviato ulteriori dati. Science

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