- Irachena, 45 anni, Sajida al Rishawi ha ammesso di aver partecipato nel 2005 a un attentato ad Amman, in Giordania, in cui sono morte almeno 57 persone.
- All’attacco suicida ha partecipato anche il marito, che è morto, mentre la sua cintura esplosiva non è detonata. La donna è stata arrestata alcuni giorni dopo e quindi condannata a morte per impiccagione. La pena è stata sospesa dopo che la Giordania aveva ordinato una moratoria sulle condanne capitali.
- Rishawi ha dichiarato di essersi offerta volontaria per vendicare tre fratelli, uccisi in Iraq da truppe guidate dagli Stati Uniti.
- La sua famiglia è della provincia di Anbar, attualmente sotto il controllo del gruppo Stato islamico.
- I jihadisti chiedono la liberazione di Sajida al Rishawi in cambio del rilascio del pilota giordano Moaz al Kasasbeh, catturato in Siria a dicembre, e del giornalista giapponese Kenji Goto, di cui si erano perse le tracce a ottobre.
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