L’Egitto ha bombardato il gruppo Stato islamico in Libia, dopo che il gruppo ha diffuso un video in cui mostra la decapitazione di 21 egiziani di religione cristiana in Libia. Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi aveva annunciato che l’Egitto avrebbe reagito agli attacchi. “L’Egitto ha il diritto di rispondere nel modo che ritiene appropriato a questi assassini inumani”, aveva detto il presidente egiziano dopo la pubblicazione del video dei jihadisti il 15 febbraio.
I 21 egiziani di religione copta lavoravano a Sirte, in Libia, ed erano stati rapiti a dicembre del 2014 e a gennaio del 2015 in Libia. Bbc, Afp
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