Dopo la morte di 21 ostaggi egiziani a Sirte, in Libia, uccisi da gruppi armati affiliati allo Stato islamico si è tornati a parlare dell’organizzazione jihadista che ha condotto un’offensiva in Siria e Iraq dal giugno del 2014. Ma cos’è lo Stato islamico? E da quando si parla della sua presenza in Libia?
- Il gruppo Stato islamico è un’organizzazione armata di matrice estremista islamica presente in Iraq e in Siria. Nell’ottobre del 2014 una milizia di Derna, nell’est della Libia, ha rivendicato l’appartenenza al gruppo Stato islamico, un annuncio accolto con favore dal leader jihadista Abu Bakr al Baghdadi.
- I miliziani del gruppo Stato islamico hanno rivendicato la responsabilità di diversi attentati negli ultimi mesi in Libia, tra cui l’attacco all’hotel Corinthia di Tripoli il 27 gennaio 2015. Non sono stati verificati i legami tra il gruppo attivo in Siria e Iraq e le milizie che si autoproclamano affiliate allo Stato islamico in Libia. Secondo fonti dell’intelligence statunitense, da dicembre il gruppo Stato islamico ha allestito campi di addestramento in Libia, ma non si hanno informazioni sul numero esatto dei campi e su quello dei combattenti che vi hanno preso parte.
- Secondo Charles Lister, ricercatore del Brookings Doha center, i combattenti jihadisti che militano nei ranghi dello Stato islamico dall’ottobre 2014 sono circa 31mila in tutto il mondo.
- Il gruppo Stato islamico nasce in Iraq con il nome Stato islamico dell’Iraq (Isi), affiliato ad Al Qaeda. Nell’aprile del 2013 il fondatore, Abu Bakr al Baghdadi, ha annunciato la fusione tra l’Isi e il Fronte al nusra, un altro gruppo qaedista che combatte in Siria. Ma il Fronte al nusra non ha accettato la fusione e Al Baghdadi ha creato lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante. Nel luglio del 2014, dopo la conquista di Mosul, la terza città irachena, Al Baghdadi ha proclamato la nascita del califfato e ha cambiato il nome della sua organizzazione in Stato islamico. Il gruppo non riconosce l’autorità del capo di Al Qaeda, Ayman al Zawahiri. Ha infatti rifiutato la sua richiesta di concentrarsi sulla lotta in Iraq e di lasciare la Siria al Fronte al nusra.
- In Siria i combattenti dello Stato islamico sono in gran parte siriani, ma i comandanti sono spesso iracheni o libici che hanno già combattuto in Iraq, Afghanistan, Cecenia e su altri fronti. In Iraq i combattenti sono soprattutto iracheni. Tra loro, ci sono anche ex agenti dei servizi segreti di Saddam Hussein. I leader religiosi del gruppo sono tunisini e sauditi. Tra i miliziani ci sono anche 12mila combattenti stranieri provenienti da 81 paesi, tra loro anche circa 2.500 miliziani che vengono da paesi occidentali e si sono uniti allo Stato islamico negli ultimi tre anni.
- In Iraq lo Stato islamico controlla Falluja e alcune parti di Ramadi dal gennaio 2014. Il 10 giugno ha lanciato un’offensiva prendendo sotto il suo controllo la provincia di Ninive, compreso il capoluogo Mosul, e nelle province di Kirkuk e Salahuddin ha conquistato anche la città di Tikrit. In Iraq lo Stato islamico gode dell’appoggio di diversi leader tribali sunniti.
- In Siria il gruppo Stato islamico ha la sua roccaforte a Raqqa. È la formazione dell’opposizione armata che ha ottenuto più vittorie contro l’esercito del presidente Bashar al Assad. È impegnato in combattimenti contro altre fazioni dell’opposizione armata, che cercano di ostacolare i suoi progetti egemonici.
- Il capo dello Stato islamico è Abu Bakr al Baghdadi. Secondo alcune testimonianze riportate dalla Bbc, Al Baghdadi sarebbe nato a Samarra, in Iraq, nel 1971 e sarebbe stato un religioso in una delle moschee della città, almeno fino al 2003 quando le truppe statunitensi hanno invaso l’Iraq. È emerso come uno dei leader dei gruppi jihadisti iracheni intorno al 2010.
Bbc
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