Il parlamento austriaco ha approvato una serie di riforme della legge sull’islam, che risale al 1912. Le nuove misure, prese in parte per contrastare l’estremismo islamico, garantiscono una maggiore protezione giuridica ai musulmani, ma vietano agli stranieri di finanziare moschee e imam. Sono state proposte per la prima volta tre anni fa e includono anche la tutela delle festività religiose e l’addestramento degli imam.

Il ministro dell’integrazione Sebastian Kurz ha difeso le riforme, dichiarando che impediscono ad alcuni paesi musulmani di usare mezzi finanziari per esercitare un’influenza politica all’interno della società austriaca. Secondo i leader della comunità musulmana, invece, le riforme aumenteranno la discriminazione. La legge del 1912 inserì l’islam tra le religioni ufficiali in Austria. Nel paese vive circa un milione di musulmani, pari al 6 per cento della popolazione totale. Bbc

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