Il governo norvegese ha annunciato che il 1 ottobre entrerà in vigore una riforma del codice penale che porterà a trent’anni il massimo della pena prevista per i reati più gravi. Questa norma avrebbe consentito di inasprire la condanna di Anders Behring Breivik, autore degli attentati del 22 luglio 2011 sull’isola di Utøya, che provocarono la morte di 77 persone. Il parlamento aveva già approvato il testo dieci anni fa, ma per l’applicazione si era in attesa della modernizzazione dei sistemi informatici della polizia e della giustizia norvegese.

In base alla nuova legge, la pena massima che può essere inflitta per i crimini più gravi viene innalzata dagli attuali 21 a trent’anni prolungabili. La pena potrà essere estesa, come è già possibile oggi, se il detenuto è considerato ancora pericoloso per la società. La misura non ha effetto retroattivo, quindi non potrà essere applicata a Breivik, che è già stato condannato a 21 anni di carcere. Afp

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it