Si apre oggi il processo contro circa ottanta persone arrestate durante la protesta degli studenti in Birmania. I ragazzi sono stati arrestati due settimane fa a Letpadan mentre cercavano di superare lo sbarramento della polizia, che aveva interrotto la marcia di circa duecento studenti contro la riforma dell’istruzione in discussione al parlamento. Alcune immagini mostrano che gli agenti hanno agito in modo violento, picchiando gli studenti disarmati. Il presidente Thein Sein ha difeso le forze dell’ordine.
Gli studenti sotto processo sono accusati di aver promosso divisioni e instabilità e rischiano fino a sei anni di carcere. Il movimento studentesco aveva organizzato una marcia di protesta da Mandalay a Rangoon per chiedere di dare maggiore potere alle università e agli istituti superiori, il diritto di formare sindacati degli studenti e di insegnare le lingue delle minoranze etniche a scuola. In seguito alle trattative, le autorità avevano concesso il permesso di terminare la marcia, ma quando gli studenti hanno raggiunto Letpadan, 140 chilometri a nord di Rangoon, sono stati bloccati dalla polizia. In seguito agli scontri sono state arrestate circa cento persone. Bbc
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