Dopo tre anni e mezzo di lavori è stato inaugurato il nuovo museo egizio di Torino, che sarà aperto al pubblico da domani, 1 aprile. All’inaugurazione hanno partecipato il sindaco della città, Piero Fassino, il presidente della regione, Sergio Chiamparino, e il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini. In seguito ai lavori, costati 50 milioni di euro, il museo ha raddoppiato la sua superficie, che ha raggiunto i dodicimila metri quadrati, inglobando l’ex galleria sabauda.
Il museo egizio di Torino è uno dei dieci più visitati in Italia, con oltre mezzo milione di visitatori nel 2014. Insieme a quello del Cairo, è l’unico museo completamente dedicato alla cultura dell’antico Egitto. Fondato nel 1824, vi sono custoditi circa 32.500 reperti, di cui solo una piccola parte è esposta al pubblico. Tra questi ci sono statue di pietra, stele, mummie, sarcofagi e papiri, che coprono un arco di tempo tra il 4.000 aC. e il 700 dC. Tra le novità ci sarà la possibilità di fare una passeggiata virtuale in 3D nella galleria dei sarcofagi.
Gran parte dei reperti del museo provengono dall’acquisto del re di Sardegna Carlo Felice di Savoia nel 1824 di una parte della collezione del piemontese Bernardino Drovetti, collezionista d’arte, esploratore e diplomatico, che partecipò come ufficiale dell’esercito alla campagna d’Egitto di Napoleone Bonaparte. La Stampa, Afp
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