L’economia cinese ha rallentato ancora nei primi tre mesi del 2015, crescendo del 7 per cento rispetto all’anno scorso. È il tasso di crescita più lento dalla crisi globale del 2009. Nel trimestre precedente la Cina aveva fatto registrare un +7,3 per cento. Deludenti i dati sulla produzione industriale, salita del 5,9 per cento contro il +6,9 per cento atteso dal mercato, un livello che non vedeva dal novembre 2008.

Nel 2014 l’economia di Pechino è cresciuta al ritmo più basso dal 1990. Nonostante il rallentamento, la Cina rimane la seconda potenza mondiale dopo gli Stati Uniti.

A febbraio la Banca Popolare Cinese ha tagliato a sorpresa i tassi d’interesse per la seconda volta da novembre. Si tratta di uno strumento, insieme a quello delle iniezioni di liquidità, per rafforzare la crescita economica. Gli esperti prevedono che ci saranno altri tagli dei tassi d’interesse entro la fine dell’anno.

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