Le autorità etiopi devono procedere al rilascio immediato di nove blogger e giornalisti arrestati un anno fa nella capitale Addis Abeba. È l’appello rilanciato oggi dall’organizzazione Human rights watch per la liberazione dei blogger del collettivo Zone 9 e tre giornalisti in carcere da un anno, dopo essere stati arrestati tra il 25 e il 26 aprile 2014. Sono stati accusati di “lavorare con organizzazioni straniere per i diritti umani, di condividerne le idee e ricevere finanziamenti per incitare alla violenza pubblica attraverso i social media”.
I ritardi, la mancanza di accesso agli avvocati e le irregolarità del processo, aggiornato 27 volte in un anno, sollevano dubbi sul diritto degli imputati a un processo equo, denuncia l’ong. Nell’ultima udienza dell’8 aprile, l’accusa ha presentato diciotto testimoni, che hanno dichiarato solo di essere stati presenti quando la polizia ha ottenuto le prove della violazione del codice penale. La prossima udienza è fissata per il 26 maggio, due giorni dopo le elezioni generali in Etiopia. Il sito Trial tracker blog tiene traccia di ogni aggiornamento del processo.
L’arresto fa parte di un giro di vite del governo contro le voci indipendenti nel paese. Dal 2010, almeno 60 giornalisti sono dovuti fuggire in esilio, trenta solo nel 2014. Altri 19 sono in carcere.
Il blog Zone 9 si chiama così in riferimento agli otto blocchi della prigione di Kaliti, vicino alla capitale: i giornalisti del collettivo dicono di scrivere dal blocco numero 9, quello fuori dalla prigione, ovvero il resto del paese.
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