Cos’è l’Expo. L’esposizione universale o Expo si svolge ogni cinque anni e dura sei mesi. Non è una fiera, non ha carattere commerciale e dovrebbe servire a promuovere un tema d’interesse generale con particolare attenzione all’innovazione e alla tecnologia. Partecipano all’Expo i paesi e le organizzazioni che lo chiedono. Possono partecipare anche le aziende e le organizzazioni della società civile. La prima esposizione universale è stata quella di Londra nel 1851.
Expo 2015. Si terrà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015. Il tema della manifestazione di quest’anno è il cibo, lo slogan “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Per la prima volta nella storia, i paesi partecipanti non saranno divisi con criteri geografici, ma per temi. Milano ha ospitato l’esposizione già nel 1906, l’evento aveva come tema i trasporti. Partecipano all’Expo 2015 145 paesi, tre organizzazioni internazionali (Nazioni Unite, Unione europea, Comunità caraibica) e 13 organizzazioni non governative. Sono stati costruiti 80 padiglioni su 110 ettari di terreno.
Biglietti. Il prezzo medio giornaliero dei biglietti è di 32 euro. Ma le tariffe variano a seconda delle fasce d’età e della modalità di entrata.
Quanto è costata l’Expo? L’economista Roberto Perotti, nel suo libro Perché l’Expo è un grande errore (2014), ha stimato che l’evento dovrebbe costare 14 miliardi di euro. Solo per la costruzione dei padiglioni l’investimento iniziale è stato di 3,2 miliardi di euro.
Gli scandali dell’Expo. L’esposizione di Milano è stata oggetto di diverse indagini della magistratura. A ottobre del 2014 l’ex responsabile del padiglione Italia Antonio Acerbo è stato arrestato con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta nella gestione dell’appalto per il Progetto via delle acque. Inoltre a febbraio del 2015 la polizia ha acquisito alcuni documenti nella sede di Expo spa nell’ambito di una nuova inchiesta per turbativa d’asta. Le indagini riguardano quattro appalti, tra i quali i lavori per le cosiddette vie d’acqua (un percorso ad anello attraverso vie d’acqua e piste ciclabili che costeggiano il centro della città) e la riqualificazione della Darsena (l’intera porzione a ovest del Naviglio grande).
Il No Expo. Nella settimana d’inaugurazione dell’evento a Milano centri sociali e movimenti hanno organizzato una serie di manifestazioni e di azioni dimostrative per protestare contro lo spreco di denaro pubblico e l’inutilità dell’Expo 2015. In concomitanza con il primo maggio, inoltre, le associazioni e i movimenti che hanno aderito alla piattaforma No Expo manifestano contro la precarietà e lo sfruttamento dei lavoratori più giovani nei cantieri dell’esposizione.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it