Nello Yemen è entrata in vigore alle 23 ora locale (le 22 in Italia) la tregua umanitaria di cinque giorni concordata tra i governi arabi che fanno parte della coalizione guidata dall’Arabia Saudita e i ribelli houthi. E proprio per monitorare questo cessate il fuoco ha raggiunto Sanaa l’inviato speciale delle Nazioni Unite Ismail Ould Cheikh Ahmedi il cui obiettivo, come ha spiegato lo stesso diplomatico della Mauritania, è organizzare la tregua umanitaria e riavviare negoziati politici fra le fazioni.
“Siamo convinti che non esista una soluzione per il problema Yemen che non passi per il dialogo, e che debba trattarsi di un dialogo tra yemeniti” ha detto l’emissario dell’Onu citato dalla Saba. Intanto l’Unhcr ha fatto sapere che sta portando a termine i preparativi per un imponente ponte aereo che trasporterà gli aiuti umanitari nella capitale Sanaa. “Sarà avviato nei prossimi giorni - ha avvertito l’agenzia delle Nazioni Unite - nel caso in cui il cessate il fuoco proposto entri effettivamente in vigore e venga rispettato”. Il piano per il ponte aereo prevede tre voli, che trasporteranno beni d’assistenza dai depositi di Dubai. Gli aiuti consistono in 300 tonnellate di materassi, coperte, set da cucina e teli di plastica, nel quadro di una più ampia mobilitazione di assistenza per 250 mila persone.
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