A Bujumbura, la capitale del Burundi, proseguono gli scontri tra gruppi di soldati fedeli al presidente Pierre Nkurunziza e quelli schierati con Godefroid Nyombare, che ieri 13 maggio ha proclamato un colpo di stato nel paese. A quanto risulta, i lealisti controllano ancora le zone chiave della città, compresi l’aeroporto, gli uffici della presidenza e la tv e la radio di stato. Ma i golpisti insistono nel dire di avere la situazione in pugno.

I mezzi d’informazione sono stati al centro degli scontri tra le due fazioni. Nella notte due delle tre principali radio private del paese (Rpa e Radio Bonesha) e la principale televisione indipendente, Télé Renaissance, che avevano trasmesso i messaggi dei militari golpisti, sono state attaccate e date alle fiamme dalla polizia e dall’Imbonerakure, l’ala giovanile del partito al governo. Le trasmissioni sono state interrotte. In mattinata è stata la radio pubblica a essere attaccata dai golpisti, nel tentativo di sottrarne il controllo delle truppe lealiste. Le trasmissioni della radio e della tv di stato sono riprese dopo essere state interrotte a causa dei combattimenti nella zona.

Non è chiaro dove si trova il presidente Nkurunziza. Secondo alcune fonti, sarebbe ancora in un luogo sicuro in Tanzania, dove si trovava quando è stato proclamato il colpo di stato in Burundi e dove è tornato dopo non essere riuscito a rientrare nel paese.

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