Una corte egiziana ha condannato a morte l’ex presidente Mohamed Morsi per il suo coinvolgimento nelle evasioni da una prigione durante una rivolta del 2011. Ora la condanna dovrà essere ratificata dal gran mufti, l’autorità giudiziaria suprema.

Oltre all’ex presidente, rovesciato con un colpo di stato militare il 3 luglio del 2013, sono stati condannati altri 105 imputati, tutti legati ai Fratelli musulmani.

Morsi è già stato condannato a vent’anni di carcere per aver ordinato l’arresto e la tortura di alcuni manifestanti quando era presidente. I suoi sostenitori dichiarano che le accuse sono motivate politicamente.

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