Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge sulle pensioni, dopo la sentenza della corte costituzionale sul mancato adeguamento dei trattamenti previdenziali al costo della vita che era stato deciso dal governo Monti. Lo ha annunciato il presidente del consiglio Matteo Renzi in conferenza stampa, precisando che “si tratta di 2 miliardi e 180 milioni, che verranno ricevuti da 3,7 milioni di pensionati il primo agosto”. Il decreto, ha aggiunto Renzi, prevede anche che d’ora in poi le pensioni “saranno pagate il primo del mese”.

Dal bonus per i mancati pagamenti resteranno fuori “circa 670mila di quelli potenzialmente interessati dalla sentenza” ha fatto notare il premier, “3,7 milioni di pensionati prenderanno ad agosto un simpatico bonus, mentre quelli sopra i 3.200 euro di pensione non riceveranno alcunché”. La copertura arriverà in buona parte dall’uso del tesoretto contenuto nel documento di economia e finanza (Def): 1,6 miliardi calcolati dallo scarto tra deficit programmatico (2,6 per cento) e tendenziale (2,5 per cento del pil).

Si tratterà, come previsto, di una forma di bonus una tantum con un sistema a scalare con il crescere del reddito. La soluzione del rimborso una tantum con un bacino limitato di pensionati permetterà al Tesoro di contenere l’impatto sui conti pubblici e di rispettare i parametri europei con il deficit previsto al 2,6 per cento del pil nel 2015.

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