Si sono concluse ieri le esercitazioni militari congiunte di Cina e Russia nel mar Mediterraneo. È la prima volta che i due paesi svolgono dei test militari congiunti in queste acque. Le operazioni, alle quali hanno partecipato nove imbarcazioni russe e cinesi, erano cominciate il 17 maggio. Alle esercitazioni partecipano anche alcune navi usate dalla Cina nelle operazioni antipirateria di fronte alle coste somale.

Le ragioni che stanno dietro queste manovre militari, chiamate “Joint Sea 2015”, potrebbero essere diverse.

Il video della Reuters


I due paesi svolgono già esercitazioni militari congiunte nel Pacifico dal 2012. Quelle nel Mediterraneo sono state organizzate dopo che gli Stati Uniti hanno rafforzato la loro collaborazione con gli alleati asiatici, in risposta alle rivendicazioni territoriali cinesi nelle acque del Pacifico.

Da quando l’anno scorso le potenze occidentali hanno imposto sanzioni contro la Russia in seguito alla crisi ucraina, a sua volta Mosca ha rafforzato le sue relazioni diplomatiche con l’Asia, l’Africa e l’America Latina.

Le operazioni militari nel Mediterraneo servono inoltre a entrambi gli stati per migliorare l’efficienza delle flotte e rafforzare la loro immagine di potenze navali, scrive il sito The Diplomat. Un’altra spiegazione è il crescente interesse della Cina verso l’Africa e il Medio Oriente: sul sito Usni news, l’analista Magnus Nordenman fa notare che “il Mediterraneo è l’estremità occidentale della nuova Via della seta, il progetto cinese per collegare Pechino con i mercati di tutta l’Asia centrale, l’Europa e il Medio Oriente”. Quindi queste esercitazioni potrebbero non essere le ultime, aggiunge The Diplomat.

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