I colloqui voluti dalle Nazioni Unite per porre fine al conflitto nello Yemen, previsti per il 28 maggio a Ginevra, sono stati posticipati. Il rinvio è un duro colpo per le prospettive di mettere fine al conflitto nel paese, dove sono morte duemila persone da marzo.
Il presidente yemenita in esilio, Abd Rabbo Mansur Hadi, ha detto che è disposto a partecipare ai colloqui in una lettera al segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, ma ha posto come condizione il ritiro dei ribelli houthi dai territori conquistati dall’inizio del conflitto.
La situazione umanitaria diventa ogni giorno più difficile nel paese: i profughi sono 545mila, mentre i beni di prima necessità come cibo, acqua, elettricità e carburante sono sempre più scarsi.
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