Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha approvato un piano che prevede l’invio di 450 militari in Iraq per addestrare le forze locali contro il gruppo Stato islamico. L’amministrazione Obama vuole stabilire una base militare nella provincia di Al Anbar, con l’obiettivo di aiutare l’esercito iracheno a riprendere il controllo di Ramadi, conquistata dai jihadisti lo scorso 17 maggio. L’arrivo dei soldati statunitensi è atteso per l’inizio dell’estate.
La Casa Bianca ha dichiarato che i soldati avranno il ruolo di addestrare, armare ed equipaggiare le forze di sicurezza irachene, i peshmerga e i combattenti tribali. I vertici militari statunitensi sono convinti che il fattore che più ha influito sulla caduta di Ramadi è stata la mancanza di addestramento dei soldati iracheni. In Iraq al momento si trovano tremila soldati statunitensi, compresi addestratori e consulenti militari. Anche il Regno Unito ha annunciato questa settimana l’intenzione di inviare altri 125 militari.
I jihadisti hanno recentemente guadagnato terreno in Iraq nonostante i raid aerei della coalizione guidata dagli Stati Uniti: il mese scorso hanno preso il controllo anche della città di Tadmor (Palmyra), in Siria.
Il presidente Obama, durante un incontro con il primo ministro iracheno, Haider al Abadi, a margine del summit del G7 in Baviera, aveva ribadito la centralità della lotta contro il gruppo Stato islamico in Iraq. “Anche se ci vorrà ancora del tempo, e nonostante le battute di arresto, il gruppo Stato islamico sarà eliminato dall’Iraq e sconfitto definitivamente”, aveva assicurato.
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