L’ex governatore della Florida Jeb Bush ha lanciato la sua campagna elettorale per le presidenziali negli Stati Uniti con la promessa di riformare Washington. Il New York Times ha anticipato alcuni stralci del discorso che Bush terrà a Miami per annunciare la sua candidatura. “Non darò niente per scontato, mi candido con il cuore, mi candido per vincere”, c’è scritto nel discorso del figlio dell’ex presidente repubblicano George H. W. Bush, eletto presidente nel 1989.
Quando era governatore della Florida, Bush ha privatizzato i servizi pubblici e ora, nella sua campagna per la presidenza, si presenta come un candidato antisistema, che vuole eliminare l’inefficienza e la burocrazia dello stato federale.
“Washington, la capitale statica di un paese dinamico, sarà messa fuori gioco”, ha detto Bush, promettendo maggiore spazio per la libera iniziativa e per il settore privato. L’ex governatore della Florida proverà a ricucire il rapporto con le minoranze nel paese, questione su cui i repubblicani hanno perso le ultime due tornate elettorali.
Bush, 62 anni, figlio di George H. W. Bush e fratello di George W. Bush, scende in campo a 27 anni dalla vittoria di suo padre George, ultimo della dinastia repubblicana più potente degli Stati Uniti. Tuttavia, l’ultimo dei Bush cercherà di smarcarsi dall’eredità della sua famiglia, a partire dal logo che non conterrà il cognome del candidato: Jeb!. Inoltre né il padre, né il fratello parteciperanno al lancio della campagna elettorale a Miami.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it