Una serie di attacchi condotti da miliziani di Boko haram nello stato del Borno, nel nordest della Nigeria, ha causato almeno 150 morti, secondo quanto riportato da Al Jazeera. Martedì notte i miliziani avevano preso d’assalto due villaggi nei pressi della città di Monguno. I terroristi, secondo Al Jazeera, avrebbero raccolto gli abitanti dei villaggi, divisi in due gruppi, uomini e donne. Risparmiato quello delle donne, avrebbero fatto fuoco su uomini e ragazzi, uccidendone 48 e ferendone almeno 17, tra chi è riuscito a fuggire.
Nella giornata di mercoledì più di 50 uomini armati hanno attaccato il villaggio di Kukawa, vicino al lago Ciad, aprendo il fuoco contro i fedeli riuniti in diverse moschee per la preghiera del tramonto. Il bilancio è di 98 morti.
Un testimone intervistato da Afp ha raccontato: “Non hanno risparmiato nessuno. Mentre alcuni terroristi aspettavano e davano fuoco ai cadaveri di uomini e bambini, altri sono passati di casa in casa sparando indiscriminatamente contro le donne che stavano preparando da mangiare”.
Il gruppo jihadista Boko haram, che ha aderito al gruppo Stato islamico a marzo del 2015, ed è attivo in Nigeria dal 2009, secondo Amnesty international è responsabile di oltre 17mila morti, in gran parte civili.
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