Grattacieli nella parte orientale di Londra, meta preferita dei giovani italiani che emigrano. maggio 2013. (Luke MacGregor, Reuters/Contrasto)

L’Italia non è solo meta di immigrazione. Da quando è scoppiata la crisi economica, è diventata anche un paese che centinaia di migliaia di persone lasciano in cerca di condizioni di lavoro migliori. Una ricerca del Centro studi ImpresaLavoro, elaborata su dati dell’Eurostat, rileva che dal 2008 al 2013 sono emigrati 554.727 italiani, di cui 125.735 nel 2013: una crescita del 55 per cento rispetto al 2008. Il 39 per cento di chi ha lasciato il suo paese ha un’età compresa tra i 15 e i 34 anni. La tendenza è in rapido aumento: rispetto al 2008 i giovani che hanno scelto di trasferirsi all’estero sono aumentati del 4 per cento.

Quasi tutti restano comunque all’interno dell’Unione europea. In questi ultimi sei anni, la destinazione preferita è stata la Germania, che ha accolto 59.470 italiani. Poi vengono il Regno Unito, dove sono arrivati in 51.577, la Svizzera con 44.218 italiani negli ultimi sei anni, la Francia con 38.925 e la Spagna con 25.349.

Per chi ha meno di 35 anni, la meta più frequente è diventata il Regno Unito, dove abita il 53 per cento dei giovani emigrati. La Germania ne ospita 24.445, il 41 per cento del totale, la Svizzera 16.653, la Francia 14.682 e la Spagna 11.377.

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