Un detenuto di 18 anni si è ucciso impiccandosi nel carcere di Regina Coeli. È il secondo suicidio all’interno del penitenziario romano in meno di 24 ore.
Il giovane, di nazionalità romena, si trovava in isolamento. Era stato arrestato a fine aprile insieme a un connazionale con l’accusa di aver ucciso Mario Pegoretti, truccatore di personaggi dello spettacolo, dopo averlo picchiato e rapinato.
Domenica sera si era tolto la vita Ludovico Caiazza, un napoletano di 32 anni, arrestato il giorno prima con l’accusa di aver ucciso un gioielliere nel quartiere Prati, a Roma. Anche lui si era impiccato nella sua cella con un lenzuolo.
Sul sito della Cgil della polizia penitenziaria si legge: “Non dimentichiamo che la Corte europea ha condannato l’Italia perché ci sono 21mila detenuti in più rispetto alla capienza massima, ogni detenuto ha meno di tre metri a disposizione e mancano settemila agenti. Mentre i tagli del governo Monti hanno reso ancora più scandalosa la situazione nelle celle”.
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