Renato Duque, l’ex direttore dell’azienda petrolifera brasiliana Petrobras, avrebbe preso delle tangenti da rappresentanti dell’azienda italiana Saipem per la realizzazione di un gasdotto sottomarino per i giacimenti di Lula e Cernambi, in Brasile. Lo sostengono i pubblici ministeri brasiliani.

Un portavoce della Saipem ha dichiarato che l’azienda non ha ancora ricevuto alcuna notifica dalle autorità e, se questo dovesse accadere, intende collaborare.

Secondo l’accusa, Renato Duque avrebbe accettato tangenti da parte di di João Bernardi, rappresentante della Saipem in Brasile, in cambio di aiuti a favore dell’azienda italiana in un’asta del 2011 per il contratto del gasdotto.

Duque era il responsabile dei contratti e, secondo gli inquirenti, avrebbe ricevuto da Bernardi un milione di dollari attraverso conti svizzeri e 13 opere d’arte del valore di circa 174mila dollari.

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