Inizia domani 16 settembre e si conclude giovedì la riunione del comitato monetario della Federal reserve, la banca centrale degli Stati Uniti. Il comitato deve decidere se alzare per la prima volta dal 2006 il costo del denaro, fermo ai minimi storici da dicembre del 2008.
Se prima dell’estate la maggioranza degli economisti prevedeva che l’innalzamento dei tassi ci sarebbe stato, con l’approssimarsi della data le certezze sono andate scemando: preoccupano i macroeconomici americani e le turbolenze registrate in agosto nei mercati azionari internazionali dovute ai timori sul rallentamento della crescita cinese.
Un sondaggio condotto da Bloomberg News conferma i dubbi: la metà degli economisti intervistati prevede un rialzo del costo del denaro giovedì, l’altra metà pensa che tutto resterà fermo. Un’indagine del Wall Street Journal, invece, sottolinea che per il 46 per cento degli intervistati la stretta arriverà dopodomani. La percentuale era all’82 per cento all’inizio di agosto.
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