Il sacerdote polacco Krzysztof Charamsa, segretario aggiunto della commissione teologica internazionale vaticana e docente in alcune università pontificie, ha dichiarato di essere omosessuale e di avere un compagno in un’intervista con il Corriere della Sera. “Siamo già in ritardo e non è possibile aspettare altri cinquant’anni. Dunque dico alla chiesa chi sono”, ha detto Charamsa che il 3 ottobre parteciperà alla prima assemblea internazionale dei cattolici lgbt organizzata dal Global network of rainbow catholics, cominciata il 1 ottobre a Roma. L’evento è stato organizzato in concomitanza con il secondo sinodo sulla famiglia che si aprirà domani e finirà il 25 ottobre.

Nell’intervista Charamsa ha aggiunto: “Vorrei dire al sinodo che l’amore omosessuale è un amore familiare, che ha bisogno della famiglia. Ogni persona, anche i gay, le lesbiche o i transessuali, porta nel cuore un desiderio di amore e di famiglia. Ogni persona ha diritto all’amore e quell’amore deve esser protetto dalla società, dalle leggi”. Il portavoce del Vaticano padre Federico Lombardi ha detto: “La scelta di operare una manifestazione così clamorosa alla vigilia dell’apertura del sinodo appare molto grave e non responsabile, poiché mira a sottoporre l’assemblea sinodale a un’indebita pressione mediatica”. Sul futuro di Charamsa Lombardi ha aggiunto: “Non potrà continuare a svolgere i compiti precedenti presso la congregazione della dottrina della fede e le università pontificie”.

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