L’artista dissidente cinese Ai Weiwei è stato inondato di offerte di mattoncini Lego da tutto il mondo dopo aver denunciato con un post su Instagram che una sua ordinazione era stata rifiutata dal produttore di giocattoli danese per ragioni “politiche”.

Nel post Ai Weiwei sottolineava anche la prossima apertura di un nuovo parco giochi Legoland a Shanghai.

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Il giorno dopo, sempre su Instagram, l’artista ha definito la decisione della Lego un atto di censura e di discriminazione.

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Ai Weiwei aveva già usato i mattoncini per realizzare dei giganteschi ritratti di dissidenti politici di tutto il mondo per una mostra allestita presso l’ex penitenziario di Alcatraz, al largo di San Francisco. Quest’anno voleva progettare un’esposizione simile in Australia.

In un comunicato inviato al quotidiano britannico The Guardian, Lego ha spiegato che vuole “dedicarsi a fornire una esperienza creativa ai giochi per bambini” ed “evitare – a livello mondiale– di praticare o avallare l’uso dei mattoncini Lego per progetti o azioni con scopi politici”.

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