In Portogallo il primo ministro incaricato Pedro Passos Coelho ha presentato al presidente della repubblica Aníbal Cavaco Silva la lista dei ministri del nuovo governo, che si insedierà il 30 ottobre. La maggior parte dei ministri è stata riconfermata dall’esecutivo uscente. Eppure questo governo, che dovrebbe essere il secondo guidato dal conservatore Passos Coelho, è un governo di minoranza. Il Partito socialdemocratico (Psd), la formazione conservatrice guidata dal premier uscente, ha vinto le elezioni di inizio ottobre ma ha conquistato solo 89 seggi dei 230 del parlamento; insieme ai suoi alleati nella coalizione conservatrice Portugal a frente raggiunge 104 deputati.
I partiti di sinistra – Partito socialista (Ps), Bloco de esquerda (Blocco di sinistra) e Partito comunista – insieme hanno la maggioranza dei deputati e hanno già annunciato di non voler concedere la fiducia, che dovrà essere votata entro il 9 novembre. Se il nuovo esecutivo non dovesse avere l’appoggio del parlamento, il presidente dovrebbe scegliere se confermare Passos Coelho fino allo scioglimento dell’assemblea o incaricare il leader del Ps ed ex sindaco di Lisbona António Costa. Il parlamento comunque non potrà essere sciolto prima di gennaio perché il Portogallo è entrato nel semestre bianco che precede l’elezione di un nuovo presidente della repubblica..
Finora Cavaco Silva, che appartiene al Psd, ha difeso l’ipotesi di un governo di grande coalizione, mentre Costa si è detto sicuro di poter trovare un accordo con le altre formazioni di sinistra.
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