La giustizia turca ha confermato che il doppio attentato suicida che il 10 ottobre ha provocato più di cento morti ad Ankara è stato organizzato dello Stato islamico. Il procuratore generale della capitale, incaricato dell’inchiesta, ha affermato di avere prove serie che ad agire è stata una cellula jihadista turca sotto ordine diretto del quartier generale del gruppo in Siria.

Due giorni dopo l’attentato, il primo ministro Ahmet Davutoğlu aveva presentato lo Stato islamico come principale sospettato. La procura generale ha precisato che la cellula jihadista che ha operato ad Ankara si sarebbe affermata a Gaziantep, nel sud del paese, vicino al confine con la Siria. L’obiettivo, secondo gli investigatori, era quello di fare rimandare le elezioni politiche fissate per il 1 novembre.

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