- Il primo ministro francese Manuel Valls ha chiesto al parlamento di prolungare lo stato di emergenza di tre mesi. Parlando all’assemblea nazionale prima del voto sulle misure di sicurezza straordinarie, il premier ha avvertito del “rischio di armi chimiche e batteriologiche”. “Non bisogna escludere niente. Lo dico ovviamente con tutte le necessarie precauzioni ma lo sappiamo e l’abbiamo presente. Può esserci il rischio di armi chimiche o batteriologiche”.
- Le autorità belghe hanno lanciato sei operazioni di polizia nella regione di Bruxelles in collegamento all’attentatore suicida Bilal Hadfi, ha scritto l’Associated Press che cita fonti della procura. I blitz sono in corso a Molenbeek e in altre zone della capitale. Gli inquirenti ritengono che Hadfi sia uno dei tre terroristi che si sono fatti esplodere vicino allo Stade de France e gli interventi della polizia avrebbero come obiettivo “il suo entourage”.
- Abdelhamid Abaaoud, l’organizzatore degli attacchi del 13 novembre a Parigi, potrebbe essere morto nell’operazione delle forze speciali francesi ieri a Saint-Denis, nella periferia nord della capitale. La presenza in Francia del cittadino belga di origine marocchina, ricercato da diversi anni, ha fatto emergere una carenza di coordinamento tra i servizi segreti europei. La polizia francese sta aspettando i risultati del dna per stabilire se Abaaoud sia rimasto effettivamente ucciso nel blitz, come ha scritto la stampa statunitense citando fonti dei servizi segreti europei.
- Il procuratore di Parigi, François Molins, ha detto che nell’operazione del 18 novembre è stata “neutralizzata una cellula terroristica” che stava organizzando un nuovo attacco. Sono state fermate otto persone e sono morti altri due presunti terroristi, tra cui una donna che si è fatta esplodere.
- Gli inquirenti sono ancora alla ricerca di Salah Abdeslam, sospettato di essere uno dei responsabili degli attacchi armati nei ristoranti e caffè di Parigi.
- In Francia tra politici e opinionisti sta crescendo una polemica contro le autorità belghe, ritenute responsabili di aver trascurato la presenza di cellule jihadiste nel loro paese dopo che il presidente François Hollande ha dichiarato in parlamento che “gli atti di guerra di venerdì sono stati decisi e pianificati in Siria, organizzati in Belgio e compiuti sul nostro territorio con la complicità di francesi”.
- A Marsiglia ci sono state diverse aggressioni, tra cui l’attacco contro un professore di una scuola ebraica da parte di tre uomini che hanno esibito una maglietta con i simboli dello Stato islamico e un’immagine di jihadisti sul cellulare.
- Le manifestazioni previste a Parigi per il 29 novembre e il 12 dicembre, in occasione del vertice mondiale sul clima, sono state cancellate. La coalizione delle ong e delle associazioni ambientaliste ha denunciato una mancanza di alternative, assicurando che la società civile si farà sentire.
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