In 99 città, soprattutto italiane ma non solo, questo pomeriggio si sono riunite decine di migliaia di sostenitori del disegno di legge che introduce in Italia le unioni gay. C’erano le associazioni per i diritti degli omosessuali, i sindacati, i boy scout, qualche politico e molti cittadini di tutte le età. Il testo arriverà in aula al senato il 28 gennaio. La discussione non sarà semplice visto che sono stati presentati più di seimila emendamenti. Le proposte di modifica alla norma sono arrivate dai gruppi di opposizione ma anche da senatori e senatrici del Partito democratico, che affronta diviso il voto parlamentare.

La prima firmataria della proposta di legge, la senatrice del partito democratico Monica Cirinnà, ha manifestato a Roma, a piazza del Pantheon.

La senatrice Monica Cirinnà durante il sit in per il ddl Cirinnà in piazza del Pantheon a Roma, 23 gennaio 2015. (Claudio Peri, Ansa)

Un gruppo di amici che ha deciso di partecipare alla mobilitazione di Firenze.

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Dopo la delibera della giunta regionale guidata da Roberto Maroni della Lega nord, ieri sera il grattacielo della Pirelli di Milano si è illuminato con la scritta Family day, la manifestazione indetta il 30 gennaio da chi è contrario al riconoscimento delle coppie gay. Migliaia di milanesi hanno risposto recandosi alla mobilitazione convocata in piazza della Scala in sostegno del ddl Cirinnà.

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Un momento del sit in piazza del Pantheon a Roma. Il cartello richiama l’hashtag creato dagli organizzatori della manifestazione #svegliatitalia. (Claudio Peri, Ansa)

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