Le forze di sicurezza egiziane hanno arrestato il 31 gennaio il vignettista Islam Gawish per i suoi disegni critici nei confronti del presidente Abdel Fattah al Sisi e il governo egiziano.
La polizia ha fatto irruzione negli uffici dell’Egypt news network, dove Gawish lavora, accusando il direttore di trasmettere senza licenza e di diffondere notizie false. Gawish è stato arrestato per detenzione di disegni offensivi nei confronti dello stato, ha spiegato al quotidiano Mada Masr un avvocato del Centro egiziano per i diritti economici e sociali. Inoltre il disegnatore è accusato di gestire un sito web e una pagina Facebook privi dei permessi necessari e di possedere del software pirata sul suo computer, che gli è stato sequestrato.
Gawish è conosciuto in Egitto per le sue vignette e per la sua pagina Facebook, seguita da più di un milione di persone. Il suo arresto fa parte di un giro di vite delle forze di sicurezza, che hanno intensificato i controlli in occasione del quinto anniversario della rivoluzione del 25 gennaio. Nelle ultime settimane sono stati perquisiti più di cinquemila appartamenti nel centro del Cairo e le sedi di varie istituzioni della zona, tra cui il centro culturale Studio Emad Eddin e la casa editrice indipendente Merit. La polizia ha fatto irruzione anche nella redazione del sito di notizie Masr al Arabia, indipendente, il cui editore è stato arrestato. Agenti di sicurezza hanno fatto irruzione anche nella galleria Townhouse e nell’adiacente teatro Rawabet, entrambi ancora chiusi.
Già negli ultimi mesi accademici, giornalisti e attivisti che avevano criticato il governo sono stati messi a tacere. Tra loro i giornalisti Ismail Alexandarani e Hesham Gaafar, entrambi detenuti in attesa di processo. Nel dicembre del 2015 il Committee to protect journalists ha pubblicato un rapporto in cui l’Egitto risulta il secondo paese per numero di giornalisti in carcere (almeno 23), secondo solo alla Cina.
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