Il premier libico Fayez al Sarraj e sette ministri del governo di unità nazionale sono arrivati a Tripoli a bordo di una nave militare. Hanno stabilito la loro sede temporanea in una base navale. L’esecutivo di Tripoli, non riconosciuto dalla comunità internazionale, nei giorni scorsi aveva avvertito Al Sarraj di non entrare in città.
Al Sarraj è sostenuto dalle Nazioni Unite, ma non ha ricevuto la fiducia dei due parlamenti di Tripoli e Tobruk.
Le forze che appoggiano il governo di unità nazionale hanno detto di aver negoziato un piano di sicurezza per l’arrivo del premier e dei ministri, tuttavia le preoccupazioni per la loro incolumità sono molto forti. Al Sarraj aveva provato nei giorni scorsi a raggiungere Tripoli, ma il blocco dello spazio aereo lo ha obbligato ad arrivare via mare.
Cos’è il governo di unità nazionale libico. Dopo lunghi negoziati che si sono svolti in Marocco sotto l’egida delle Nazioni Unite, a dicembre è stata annunciata la formazione di un governo di unità nazionale che avrebbe dovuto superare le divisioni politiche del paese, che ha due governi e due parlamenti: uno a Tobruk, riconosciuto dall’Onu, e uno a Tripoli. La nomina del governo di unità nazionale avrebbe contribuito ad affrontare la crescente minaccia del gruppo Stato islamico (Is) e di altri gruppi armati presenti nel paese. Ma l’esecutivo di Al Sarraj è stato fin dall’inizio contestato da entrambe le parti. Nemmeno il generale Khalifa Haftar, il comandante delle forze armate legate al parlamento di Tobruk, ha riconosciuto la legittimità del governo di unità nazionale.
La Libia ancora divisa. Dal 2011 la Libia è divisa da una guerra tra le diverse fazioni. A Tobruk, nell’est del paese, si riunisce il parlamento formato dai rappresentanti che hanno vinto le elezioni nel 2014. A Tripoli, invece, si riunisce ancora il precedente parlamento, in cui c’è una forte presenza dei Fratelli musulmani e che è appoggiato dai miliziani islamici della coalizione Alba libica.
Sia il governo di Tripoli sia quello di Tobruk hanno provato a bombardare le posizioni dello Stato islamico a Sirte, a Derna e a Bengasi. Il generale Khalifa Haftar ha chiesto ripetutamente l’intervento della comunità internazionale contro i jihadisti in Libia. Ma le potenze straniere aspettano che a Tripoli si insedi il governo di Fayez al Sarraj, condizione preliminare posta dall’Onu per autorizzare un intervento armato nel paese.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it