Secondo il Fondo monetario internazionale l’Italia ci metterà vent’anni a uscire dalla crisi. Inoltre l’Fmi lancia un avvertimento sulla fragilità delle banche italiane, su cui pesano molti crediti deteriorati. Il Fondo calcola per l’Italia una crescita del pil inferiore all’1 per cento nel 2016 (contro una stima dell’1,1 per cento) e di circa l’1 per cento nel 2017 (contro una stima dell’1,25 per cento). I punti più deboli della terza economia della zona euro sono la disoccupazione (all’11 per cento), le banche e il debito pubblico, che in Europa è secondo solo a quello della Grecia. La situazione italiana è stata influenzata negativamente anche dall’esito del referendum britannico sulla Brexit.

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