Israele dà il primo ok a una proposta di legge che vieta la chiamata alla preghiera con gli altoparlanti. Per diventare legge il testo deve superare altre tre letture. La prima approvazione è arrivata l’8 marzo dopo un’accesa discussione tra i parlamentari della coalizione di governo e quelli araboisraeliani, che hanno lasciato l’aula. La proposta vieterebbe l’uso degli altoparlanti nei centri urbani tra le 11 di sera e le sette di mattina, e impedirebbe quindi il richiamo alla preghiera dei muezzin.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it