23 marzo 2013
Il senatore, e chirurgo, Ignazio Marino si candida a sindaco di Roma. Lancia due slogan: “Daje” e “Non è politica. È Roma”.

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7 aprile 2013
Marino vince le primarie del centrosinistra con oltre il 50 per cento delle preferenze. Alle sue spalle, con notevole distacco, arrivano David Sassoli, attuale vicepresidente del parlamento europeo, Paolo Gentiloni, attuale ministro degli affari esteri, e altri tre candidati.

8 aprile 2013
Marino annuncia le dimissioni da senatore. Saranno approvate il 22 maggio.

14 aprile 2013
Marino partecipa alla manifestazione di Legambiente per la pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali. Il 27 aprile presenterà il suo progetto per togliere le auto dalla zona.

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23 aprile 2013
Viene presentato il programma ufficiale: un testo di 99 pagine in cui sono previsti interventi su quasi ogni tema. Ma nella sua presentazione pubblica Marino cita le priorità di Roma in quest’ordine: mobilità, biciclette e piste ciclabili, stop al cemento nell’Agro Romano, trasparenza nelle nomine, asili e interventi per una città a misura di bambino, valorizzazione del patrimonio archeologico, a cominciare dalla pedonalizzazione dei Fori e dal recupero del parco dell’Appia Antica. In chiusura del suo comizio, Marino affronta il tema del suo rapporto con il Pd (in quei giorni dilaniato dal fallimento della candidatura di Franco Marini al Quirinale e dal caso dei 101 franchi tiratori che avevano affossato la candidatura di Romano Prodi al Quirinale) e rivendica la sua scelta di aver preferito per il Colle il candidato del Movimento 5 Stelle, Stefano Rodotà.

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19 maggio 2013
Il candidato sindaco “si ricarica” al concerto di Renato Zero.

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10 giugno 2013
Dopo aver ottenuto al primo turno il 42 per cento dei voti, al ballottaggio Ignazio Marino supera Gianni Alemanno e diventa sindaco di Roma.

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27 giugno 2013
Nasce la giunta Marino. Fortissime le tensioni con il Pd romano sulla scelta degli assessori. Viene rimproverata al sindaco la scarsa presenza di esponenti del partito e del gruppo consiliare democratico tra gli assessori.

3 agosto 2013
Parte la prima fase della pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali.

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6 settembre 2013
Le imprese che stanno realizzando la nuova linea C della metropolitana bloccano i cantieri e sospendono gli stipendi ai dipendenti. Lamentano il mancato versamento di una parte dei finanziamenti che spettano al comune. Il sindaco Marino riuscirà a sbloccare quei fondi ma chiederà chiarezza sui tempi di consegna, slittati già di quattro anni, e sull’aumento dei costi.

10 ottobre 2013
Nel parcheggio riservato ai senatori, davanti alla chiesa di san Luigi dei Francesi, viene individuata l’auto di proprietà del sindaco, una Panda rossa. L’auto resta parcheggiata lì anche se Marino non è più senatore da oltre cinque mesi. La prefettura comunica di aver richiesto quella sistemazione dell’auto dopo alcuni atti vandalici che la vettura avrebbe subìto.

9 gennaio 2014
Dopo le dimissioni dei vertici Ama, l’azienda municipale che si occupa dei rifiuti, e settimane di disservizi, il sindaco annuncia la nomina del nuovo presidente e amministratore delegato, Ivan Strozzi, scelto per la sua competenza ed esperienza. A 6 giorni dalla nomina Strozzi è costretto a dimettersi perché risulta indagato per traffico di rifiuti dalla procura di Patti, in Sicilia.

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28 febbraio 2014
Il passaggio dal governo Letta a quello Renzi e l’ostruzionismo parlamentare di Lega e M5s fanno slittare per settimane l’approvazione del cosiddetto decreto Salva Roma che prevede lo stanziamento di 600 milioni di euro per la capitale. Il sindaco Marino alza i toni e minaccia di chiudere gli asili e di fermare i bus. La situazione si sblocca dopo giorni di tensione, ma il neopremier Renzi prende le distanze pubblicamente dal sindaco di Roma.

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14 aprile 2014
Dopo ripetuti scontri si dimette l’assessora al bilancio Daniela Morgante. Il sindaco definisce il suo piano economico un “puffo informe”.

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22 giugno 2014
Concerto dei Rolling Stones al Circo massimo e aspre polemiche sulle ricadute economiche dell’evento. La band inglese pagherà solo 7.934 euro per l’occupazione dell’area archeologica. Per il sindaco l’evento ha portato un ricavo all’indotto (alberghi, ristoranti eccetera) di oltre 25 milioni di euro. Marino annuncia, inoltre, di aver modificato, da ora in avanti, le tariffe per l’occupazione di suolo pubblico.

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18 ottobre 2014
Contravvenendo a quanto dettato dal ministro dell’interno e dal prefetto, Ignazio Marino trascrive nei registri capitolini sedici matrimoni tra persone dello stesso sesso regolarmente celebrati all’estero.

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20 ottobre 2014
Pedonalizzata l’area centrale del Tridente che va da piazza di Spagna a piazza del Popolo, da via del Babuino a via di Ripetta.

5 novembre 2014
Con una interrogazione parlamentare viene sollevato il caso di otto multe del sindaco Marino ricevute per essere passato con la sua Panda rossa ai varchi ztl senza essere in regola con il permesso. Le multe non risultano né pagate né notificate. Il sindaco si scusa dell’accaduto e spiega che la normativa prevede che per il sindaco il rinnovo del permesso ztl sia automatico, ma nel suo caso gli uffici competenti hanno proceduto in ritardo. Pena la decadenza dall’incarico, un sindaco non può avere pendenze con il comune che guida.

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9 novembre 2014
Dopo essere slittata ancora di qualche settimana apre finalmente, dopo sette anni di lavori, la metro C, la terza linea della capitale. Il tratto inaugurato prevede quindici fermate, ma non incrocia ancora nessuna delle altre linee della metropolitana. Nella prima giornata un guasto ferma una delle corse per 11 minuti.

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11 novembre 2014
Nel quartiere di Tor Sapienza gli abitanti prendono d’assalto, lanciando sassi e bombe carta, il centro che ospita rifugiati e richiedenti asilo, tra cui diversi minori. I cittadini protestano contro le condizioni di insicurezza del quartiere per la presenza degli stranieri e di un vicino campo rom. Il sindaco, contestato, visita il quartiere il 14 novembre. Due giorni dopo visita i rifugiati e ospita i cittadini di Tor Sapienza in Campidoglio.

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18 novembre 2014
Dopo aver incontrato il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, e aver condiviso la decisione di un profondo ricambio nella sua squadra, il sindaco riferisce in consiglio comunale sulla vicenda delle multe e sul caso Tor Sapienza. Nell’occasione traccia anche un bilancio dei suoi sedici mesi da primo cittadino. Rivendica l’inaugurazione della metro C e il progetto per il nuovo stadio della Roma, ma ammette:

So che la città è in sofferenza, ma abbiamo consapevolmente e convintamente scelto di non lavorare su palliativi, ma su cure che la rimettano davvero in sesto. I benefici non si vedono ancora e capisco chi sottolinea le difficoltà, ma non sono preoccupato per il consenso e sono sicuro che la direzione presa è giusta. […] So perfettamente che ci sono settori in cui potremmo essere più incisivi, va data maggiore attenzione ai più deboli e alla cura della città. […] Ho detto che ci sono tanti poteri e tanti interessi che non gradiscono il lavoro che stiamo facendo. E lo confermo. Chi vede finire monopòli, rendite di posizione, abusivismi, corruzione, mancato rispetto delle regole, chi in quel sistema che stiamo contrastando trovava la ragione della propria forza, è normale che non gradisca il nostro lavoro, e che ci osteggi duramente”.

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