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Dell’artista Jr conosciamo e apprezziamo il lavoro di collage negli spazi pubblici di tutto il mondo e anche l’impegno e la riflessione sulle immagini, sul loro potere e i loro limiti. Ma al momento espone le sue opere a Parigi, in una delle gallerie più potenti e influenti del mercato francese, quella di Emmanuel Perrotin. Come prima reazione, viene da chiedersi se i gesti e i progetti più provocatori e radicali possano sfuggire alle inesorabili regole del mercato e del collezionismo. Prima ancora di aver visto e giudicato le opere, si prova una sensazione di disagio.

Poi, un sabato pomeriggio, nonostante la folla che riempie la galleria, ci si mette in coda per vedere Les Bosquets, il video di Jr che prende il nome dal quartiere della banlieue parigina dove l’artista mosse i primi passi dopo le rivolte che con la loro violenza gettarono questa periferia sotto i riflettori dell’attualità.

I collezionisti e gli amanti dell’arte sono una minoranza nella grande sala della galleria. Gran parte del pubblico è arrivata proprio dalla banlieue, da Bosquets magari. È un pubblico che di solito non mette piede nelle ricche gallerie d’arte del centro di Parigi. È un pubblico che si prende gioco di quel mondo luccicante e dei prezzi delle opere che superano i diecimila euro. Questo pubblico ha ragione. E insieme a lui, anche Jr.

Questa rubrica è stata pubblicata il 25 settembre 2015 a pagina 124 di Internazionale, con il titolo “Colpi di genio”. Compra questo numero | Abbonati

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