Il Rescued film project è un archivio online di immagini realizzate tra gli anni trenta e novanta. Ogni scatto proviene da rullini non sviluppati, scovati in tutto il mondo e a cui viene data una seconda possibilità.

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Queste foto sono ricordi che non sono mai finiti in album di famiglia o appesi alle pareti. Il team del Rescued film project crede che debbano essere viste per marcare la loro esistenza nella storia, non quella dei grandi uomini e dei grandi eventi, ma quella raccontata dai miliardi di storie che avvengono in ogni angolo del pianeta e in cui i protagonisti siamo noi.

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Recentemente hanno sviluppato trentuno rullini appartenenti a un soldato della seconda guerra mondiale, settant’anni fa. Il nome dell’autore è sconosciuto: tutto quello che hanno trovato con la pellicola sono stati una poesia e una lettera. In questo video si parla di quest’ultima impresa e del metodo di lavoro sulla pellicola.

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Tanti rullini di fabbricazione diversa, vecchi, spesso danneggiati non possono essere sviluppati seguendo gli standard indicati dalla marca. Ognuno di loro merita un trattamento specifico e rigoroso a seconda della vita che hanno vissuto. Provo grande ammirazione per questo progetto perché mi ricordo quanto fosse antipatico per me lo sviluppo quando studiavo fotografia: tirare fuori la pellicola e inserirla nella ghiera del cilindro senza vedere nulla, completamente al buio. Se vi ritrovate a sviluppare molto, l’unica cosa su cui potete fare affidamento è il tatto e se siete bravi, comincerete a vedere con le mani.

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