Kurt Vile, Pretty pimpin’
Il cantautore di Philadelphia Kurt Vile è pronto a tornare sulle scene: dopo Wakin on a pretty daze, il disco b’lieve i’m goin down… uscirà il 25 settembre per la Matador. È stato registrato in diversi luoghi, tra i quali Los Angeles e il parco nazionale di Joshua Tree. Questo è il primo singolo, una bella ballata rock. Per chi non lo sapesse, Kurt Vile ha fatto parte del primo nucleo degli War On Drugs di Adam Granduciel, il gruppo che l’anno scorso ha pubblicato il notevole Lost in the dream.
Lauryn Hill, Feeling good (cover di Nina Simone)
Lauryn Hill è una diva un po’ bizzosa, come si è visto nel suo recente tour italiano, ma sullo spessore e il talento c’è poco da discutere. Prendere in mano una canzone, questa canzone, resa famosa dall’immortale Nina Simone, non è una cosa che si può fare troppo a cuor leggero. Ma lei se ne frega e la canta pure bene. Il brano fa parte di una compilation intitolata Nina Revisited: a tribute to Nina Simone, pubblicata insieme al documentario What happened, miss Simone?, prodotto da Netflix e andato in onda il 26 giugno sul canale statunitense Hbo.
Mark Ronson, Daffodils (live)
Mark Ronson è stato ospite del programma radiofonico Like a version della stazione australiana Triple J. Si è portato dietro Kevin Parker, leader dei Tame Impala, Andrew Wyatt dei Miike Snow e Kirin J. Callinan degli Embracism. Insieme hanno suonato la cover di I sat by the ocean dei Queens of the Stone Age e, soprattutto, questa versione psichedelica di Daffodils, uno dei brani dell’ultimo disco di Ronson, Uptown special.
Foals, Mountain at my gates
In questi anni i Foals, tra alti e bassi, hanno fatto diverse cose pregevoli. Soprattutto il loro disco d’esordio, Antidotes. Il video di Mountain at my gates, singolo estratto dal nuovo album What went down, è stato girato con una Gopro ed è interattivo, per chi lo guarda con Chrome o con l’app di YouTube.
Ryan Adams, Times like these (cover dei Foo Fighters)
Ryan Adams, tra le sue tante qualità, ha quella di saper suonare molto bene le canzoni scritte da altri. La sua versione di Wonderwall degli Oasis ha dato nuova linfa al brano, convincendo lo stesso Noel Gallagher a cambiare arrangiamento. Questa versione del pezzo dei Foo Fighters, suonata alla Opera House di Sidney, fa un po’ la stessa cosa. Nelle mani di Adams, la canzone diventa una delicata ballata folk. Quasi meglio dell’originale. In realtà l’aveva già suonata, ma meno bene, nel 2010. Il video non è professionale, ma è girato abbastanza bene da godersi l’esibizione del cantautore newyorchese.
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