- Evitare di ricoprirmi di tatuaggi dalla testa ai piedi.
- Festeggiare.
- Coltivare l’insostenibile leggerezza dell’essere.
- Procedere a democratiche elezioni.
- Andare più al Tempio e con pazienza aspettare la stella.
- Mettere a posto tutto dappertutto.
- Spostare la residenza a casa mia.
- Fidanzarmi con Buni.
- Prendere meno l’ascensore.
- Parlare in francese a casa.
- Usare i fornelli almeno due volte a settimana.
- La botte piena, la moglie ubriaca, l’uva sui filari e un posto in paradiso.
- Annegare i cinquant’anni in un mare tropicale.
- Prendere il Sole.
- Stampare le foto dei miei viaggi oltre a pubblicarle su Instagram.
- Dare valore.
- Fare regolarmente il backup.
- Andare in Palestina.
- Violare la tradizione del proposito.
- Non mettere l’articolo davanti ai nomi delle persone.
- Stringere la mano a Bonera.
- Imparare a ballare bene senza contare i passi.
- Imparare a fischiare con le dita.
- Riuscire a reggermi in equilibrio sulle mani.
- Fare sesso, non fare figli.
- Comportarmi bene.
- Trovare la strada per la scuola di liscio, quest’anno mi sono perso.
- Diventare il più grande scrittore russo dell’ottocento.
- Ancora pochi reumatismi, approfittarne.
- Tenere la posizione dell’albero per più di tre secondi.
- Giocare a lupo e pecorella.
- Andare alle Canarie.
- Mangiare il brontosauro a Fredericksburg.
- Rossetti & lustrini.
- Avere più fiducia in me stesso.
- Tenere la schiena dritta.
- Inseguire l’aurora boreale.
- Andare al Johnny Cash Museum a Nashville.
- Resistere.
- Viaggiare.
- Diventare un’autorità in fatto di growth hacking.
- Guardare con occhi nuovi.
Come ogni anno, questi sono i buoni propositi della redazione di Internazionale. E i vostri?
Questo articolo è stato pubblicato il 24 dicembre 2014 a pagina 2 di Internazionale, con il titolo “Buon anno”. Compra questo numero | Abbonati
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it