“Prendendo spunto dall’articolo sul Myanmar/Birmania (Internazionale 1008, pagina 94) mi chiedo come mai avete preferito mantenere la vecchia denominazione nonostante da oltre un decennio sia cambiata”, ci scrive Nunzio Censabella.
Nel 1989 la giunta militare al potere dal 1962 ha cambiato il nome della Birmania in Myanmar. I birmani usano entrambi i nomi: Burma è più dialettale, Myanmar più formale, spiega la Bbc. Il resto del mondo invece è diviso tra quelli che hanno adottato il nome ufficiale e quelli che si rifiutano di farlo perché è stato imposto da una giunta militare sanguinaria e repressiva. Myanmar è stato riconosciuto dalle Nazioni Unite e da altri paesi come la Francia e il Giappone, ma non dagli Stati Uniti né dal Regno Unito.
L’Economist l’ha subito adottato. Invece Irrawaddy, il giornale dei dissidenti birmani, non ha mai smesso di usare Birmania. E Internazionale ha seguito l’esempio. Da quando, tra il 2010 e il 2011, nel paese è cominciato un processo di transizione democratica, Myanmar ha guadagnato terreno su Birmania. La stessa Aung San Suu Kyi è meno intransigente: “Al posto di Birmania preferisce dire ‘il mio paese’ o ‘il nostro paese’”, spiega l’Economist. Il giorno che lo chiamerà Myanmar, lo faremo anche noi.
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