Mike Daisey è un attore americano famoso per i suoi monologhi: su Amazon, sul fondatore di Scientology, su Walmart, sull’inventore della bomba al neutrone, sull’11 settembre, e anche sulla Apple, in particolare sulle fabbriche cinesi che producono iPad e iPhone.
Il suo ultimo spettacolo, L’agonia e l’estasi di Steve Jobs, è andato in scena a New York con grande successo. Tanto che This american life, un programma radiofonico molto popolare, ha deciso di trasmetterlo a gennaio. Salvo poi scoprire, qualche giorno fa, che Daisey ha inventato alcuni dettagli. Gli autori di This american life si sono scusati con gli ascoltatori e hanno denunciato le bugie di Daisey.
Fa rabbia che l’attore abbia mentito, e non solo perché anche noi abbiamo pubblicato un estratto del suo monologo, ma soprattutto perché gran parte dello spettacolo si basa su fatti veri, confermati da molte inchieste di giornali e reti tv. E come hanno dimostrato proprio queste inchieste, tra cui quella del New York Times pubblicata in Italia da Internazionale, gli stabilimenti cinesi della Apple sono così pericolosi che aggiungere fatti inventati non era necessario.
Insomma, Daisey ha colpito proprio la causa che diceva di voler sostenere. Ed è questo il vero scandalo. “Io però non faccio giornalismo”, si è difeso Daisey. Vero. “Ma quando qualcuno – un attore, un politico, un blogger – dice che può mentire perché non è un giornalista, sta mentendo”, gli ha risposto Jeff Jarvis, giornalista americano.
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