Il plancton ingerisce la plastica degli oceani.
Lo zooplancton, l’insieme dei piccoli animali che galleggiano sul mare, si nutre filtrando l’acqua. In questo modo, quindi, ingerisce involontariamente anche la plastica che ormai contamina gran parte degli oceani. In un video realizzato con l’aiuto del microscopio nel laboratorio marino di Plymouth, si vedono alcuni animali del plancton mentre ingeriscono la plastica, i punti di colore verde fluorescente che si accumulano in questi piccoli organismi. Pesci e balene che si nutrono di zooplancton ingeriscono a loro volta la plastica, che entra così nella catena alimentare.
Il video, realizzato dal documentarista Verity White e dall’ambientalista Bo Eid, ha vinto la sezione dedicata all’ambiente dell’Atkins Ciwem, un concorso internazionale di film e fotografia assegnato a Londra ed era parte di una campagna di comunicazione per liberare le coste della Norvegia settentrionale dalla plastica.
Anche nel mare artico è infatti presente l’inquinamento da plastica, in concentrazioni variabili. Si stima che ci siano 5.250 miliardi di pezzi di plastica di varia grandezza dispersi negli oceani. I frammenti più piccoli, la microplastica mostrata nel video, deriva dalle microsfere contenute in alcuni esfolianti e dentifrici, e dalla rottura di oggetti più grandi. Non si conosce con esattezza l’effetto della microplastica sugli animali. È anche possibile che la microplastica sia presente in alcuni alimenti consumati dalle persone.
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