Le persone che vivono vicino a una discarica potrebbero avere un rischio di cancro più alto. È quanto risulta da uno studio condotto nel Lazio. In questa regione è stata studiata la popolazione che vive nei pressi di discariche di rifiuti urbani. Le aree esaminate erano nove: Roma, Latina, Colleferro, Albano Laziale, Bracciano, Civitavecchia, Guidonia, Viterbo e Roccasecca.

I ricercatori del Servizio sanitario regionale e di Arpa Lazio hanno misurato la concentrazione di acido solfidrico, un parametro che è stato usato come indicatore degli inquinanti emessi nell’aria dalle discariche. Francesca Mataloni e colleghi hanno studiato la mortalità e le cause di ricovero ospedaliero di oltre 242mila individui che vivevano nel raggio di cinque chilometri dalle discariche.

Sono stati seguiti fino al dicembre del 2012 tutti i residenti a partire dal 1996 e chi si è trasferito nella zona fino al 2008. In media, l’esposizione al composto chimico era abbastanza bassa. Tuttavia, era più alta per le persone che abitavano vicino alle discariche più grandi, quelle di Latina e Roma. I ricercatori hanno trovato una maggiore mortalità per tumore ai polmoni e per malattie respiratorie nelle persone che erano più esposte all’acido solfidrico.

Secondo lo studio, pubblicato sull’International Journal of Epidemiology, c’è anche un’associazione tra la presenza dell’acido solfidrico e i ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie, soprattutto tra i bambini.

I ricercatori fanno comunque notare che in alcuni siti erano presenti altre fonti di inquinamento oltre alle discariche.

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