Sessanta milioni di persone nel mondo sono state costrette a lasciare le loro case per colpa di conflitti e persecuzioni. Metà sono bambini. Ecco le storie di tre di loro
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Sessanta milioni di persone nel mondo sono state costrette a lasciare le loro case per colpa di conflitti e persecuzioni. Metà sono bambini. Ecco le storie di tre di loro
La mancanza di solidarietà e di regole comuni sul diritto d’asilo sta creando grandi difficoltà all’Europa. Le proposte dell’Economist per affrontare la situazione
Alcune navi cargo disattivano i sistemi di localizzazione e cambiano inspiegabilmente rotta. Forse trasportano armi e migranti
L’elezione di Mauricio Macri ha aperto una nuova fase per l’Argentina. Il governo vuole rilanciare l’economia rispettando le istituzioni democratiche. Ma molti temono le tendenze autoritarie della destra e il ritorno al neoliberismo degli anni novanta
In Cina c’è un unico sindacato, e difende più gli interessi delle aziende che quelli dei lavoratori. Un gruppo di dipendenti della Walmart lotta per cambiare le cose
Ognuno di noi ospita cellule di altre persone: della madre, del fratello, perfino dello zio. Si chiamano microchimere. Sono associate ad alcune malattie, ma possono anche proteggerci
Il fondatore dell’ong Sea shepherd suscita opinioni contrastanti: secondo alcuni è l’unico che cerca davvero di salvare gli animali marini, secondo altri i suoi metodi sono discutibili e pericolosi
In Mississippi, nella zona del delta, per scoprire la parte più vera e meno conosciuta di questo stato. Prima che diventi troppo turistica
Di Alessandro Tota
Di David Sedaris
Di John Berger
I bombardamenti russi sulla città siriana hanno costretto alla fuga migliaia di persone. E rischiano di far intervenire nel conflitto altri paesi della regione, scrive un giornale libanese
Da anni gli Stati Uniti forniscono aiuti economici e militari a Bogotá per combattere il narcotraffico e i gruppi guerriglieri. Con risultati alterni, e a volte controproducenti
Per la relativa libertà di stampa e la competenza di chi lavora nell’informazione, l’Afghanistan è un caso unico nella regione. Ecco perché i giornalisti sono nel mirino dei taliban
Una mostra a Belgrado ricostruisce l’epoca in cui il design doveva trasmettere l’idea di una Jugoslavia unita
Gli oncologi statunitensi e francesi denunciano l’aumento ingiustificato del prezzo dei farmaci. Una situazione che crea disuguaglianze e pesa troppo sulla sanità pubblica
Tra il 2003 e il 201o le condizioni di vita di milioni di brasiliani sono migliorate. Ma oggi la disuguaglianza è in aumento. E l’austerità imposta dal governo rischia di peggiorare le cose
Khalil al Anani, Al Araby al Jadid, Regno Unito
Penso che due genitori dello stesso sesso possano crescere un figlio senza problemi, ma mi preoccupa la cattiveria degli altri bambini: se poi a scuola lo prendono in giro?
Se un tedesco colto, di salde convinzioni democratiche, parla del passato nazista del suo paese, non ha toni morbidi, impiega tutte le sue energie verbali per esprimere la massima ripugnanza nei confronti di Hitler
La mia amica A mi ha invitata a pranzo a casa della famiglia. “Ma devi venire a Kufr Aqqab, perché non viviamo più nella vecchia casa di Bir Naballah”.
Sono passati sette anni dalla crisi finanziaria globale del 2008, e l’economia mondiale continua a zoppicare. Secondo il rapporto World economic situation and prospects 2016 delle Nazioni Unite, dall’inizio della crisi il tasso di crescita medio nelle economie avanzate è sceso di oltre il 54 per cento
In media controlliamo il telefono duecento volte al giorno, che si tratti di posta elettronica, notifiche, tweet o messaggi di testo. Questo livello di connettività non ha precedenti
Strano modo di affrontare la memoria della propria infanzia, quello di Widmer. Questo è il suo primo libro tradotto in italiano (è del 1992, ed è un piccolo gioiello), memore di Freud ma anche dei surrealisti
Nel 1933, all’indomani dell’incendio del Reichstag da parte dei nazisti, Brecht cominciò il suo esilio attraverso l’Europa e gli Stati Uniti
Beyoncé, Giua, Vale & The Varlet
Duemila anni fa l’Anonimo del Sublime invitava a non fidarsi del giudizio dei “mediocri irreprensibili” e spiegava che nelle grandi opere “c’è sempre qualcosa di trascurato”
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