Il futuro delle democrazie dipende dalle reazioni emotive dopo i disastri naturali. Parlano Paul Virilio, Ian Bremmer e John Pilger
Qualche giorno prima dello tsunami, in Francia è stato pubblicato un rapporto sul “consumo di informazione”. Sempre di più informarsi è considerata una necessità primaria, e questa è una buona notizia. Però l’informazione genera insicurezza e crea una sorta di bulimia. Le notizie ci rassicurano e spaventano allo stesso tempo. L’informazione è stata al centro dello tsunami: è stata la sua assenza (la mancanza di un efficiente sistema di allarme) che ha impedito a molta gente di mettersi in salvo; è stata la sua presenza (giornali e tv, ma anche internet e sms) a provocare quell’onda emotiva planetaria che ha spinto molti a vedere nello tsunami del 26 dicembre la porta d’ingresso nell’era delle catastrofi in prime time. Problema: non tutta l’informazione è commestibile, e molti preferiscono le notizie brevi – che sono percepite come più attendibili di quelle lunghe e approfondite. Dopo il fast food, questa è anche l’epoca delle fast news. Leggi
I palestinesi hanno scelto il successore di Yasser Arafat. Adesso ad Abu Mazen spetta il compito di riavviare le trattative con Israele. E rischia di fare molti scontenti da entrambe le parti
Oy! Riecco il blues del giorno dell’insediamento
Ogni giorno la povertà, il debito e i conflitti causano 24mila morti, ma non se ne parla. La denuncia di John Pilger
Le foto di Miquel Dewever-Plana
Nessun autore americano è compianto come Susan Sontag, da Berlino a Praga e a Sarajevo. Leggi
Una settimana nell’ospedale Cochin di Parigi, che ospita uno dei centri europei di punta per la fecondazione assistita
Cacciare i coloni e far tornare i profughi, raggiungere la pace ma non scendere a patti. Un giornale palestinese ironizza sui compiti impossibili del nuovo presidente
Un uomo inerme che va incontro a un branco di felini affamati: prova di coraggio o richiamo irresistibile della natura selvaggia? Safari in Botswana guidati dal temerario Mike Penman
Lo tsunami del sudest asiatico segnerà la nostra epoca. Il futuro delle democrazie dipende dalle reazioni emotive di fronte ai disastri naturali. Intervista con il filosofo francese Paul Virilio
Ex fuoriclasse del calcio internazionale, George Weah si candida alla presidenza della Liberia. Le elezioni del 2005 potrebbero concludere quattordici anni di guerra civile
Dagli effetti dell’11 settembre sui rapporti familiari alla grande occasione delle separazioni gay. L’avvocato divorzista più famoso di New York conosce bene le dinamiche di coppia negli Stati Uniti
I disastri naturali sono sempre esistiti. Quel che è davvero nuovo è l’aumento della popolazione nelle zone più colpite, che si trovano nei paesi più poveri del mondo
Se Abu Mazen riuscirà a fermare le violenze, Israele non avrà più scuse: dovrà lasciare i Territori palestinesi e tornare ai confini del 1967. Il commento di Ha’aretz
Protetti dalla legge e accuditi dai volontari, circa 180mila gatti vivono in libertà nelle strade della capitale. Le loro colonie, che rappresentano un patrimonio cittadino fin dall’antichità, oggi sono diventate un fenomeno turistico
La società moderna ha una fede religiosa nel potere della scienza e nella sua capacità di creare un mondo quasi perfetto. Un’illusione tenace e nefasta, sostiene il filosofo John Gray
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati