Sommario

La prima rivoluzione araba

Le rivolte in Tunisia, la fuga di Ben Ali, il possibile effetto domino. I commenti della stampa magrebina e mediorientale

881 (21/27 gennaio 2011)
881 (21/27 gennaio 2011)

Reportage

Due donne alla Mecca

Lei è una giornalista tedesca laica e di origini turche. L’altra è un’immigrata arrivata dall’Anatolia e profondamente credente. Il racconto del loro pellegrinaggio nel cuore dell’islam

Viaggi

La veranda sull’oceano

L’isola di Taprobane, nello Sri Lanka meridionale, raccontata dallo scrittore Pico Iyer. Ci sono solo una villa in stile anni venti e tanta vegetazione

Il più amato dai francesi

Paris Match, a sorpresa, dedica una copertina a François Mitterrand, a venticinque anni dalla sua morte. Leggi

Sognando la Tunisia

La sera del 14 gennaio erano tutti incollati alla tv, qui a Ramallah, per seguire in diretta la rivolta in Tunisia. La mattina dopo erano tutti soddisfatti. Leggi

Natura distruttrice

W.G. Sebald, Gli anelli di Saturno Leggi

Radar

Un giorno qualunque come sabato scorso, 15 gennaio 2011, uno dei più importanti quotidiani italiani conteneva nelle prime 27 pagine, quelle che comprendono la politica, gli esteri, la cronaca e la società, otto notizie in tutto. Una di politica (Ruby), una di economia (Fiat), una di esteri (la Tunisia), tre di cronaca (beatificazione di Wojtyla, malasanità a Palermo, immigrazione a Milano), due di società (guerra ai fannulloni, sacchetti di plastica). Punto. Otto notizie: il giorno prima, in Italia e nel mondo non era successo nient’altro di così importante da meritare di essere raccontato ai lettori. È solo un esempio, perché lo stesso discorso vale per tanti mezzi d’informazione, anche all’estero. La riduzione del numero di notizie, e con loro la riduzione del numero di foto, di immagini, di voci, è un processo legato alla spettacolarizzazione dell’attualità quotidiana ma anche ai tagli nei giornali, nelle agenzie, nelle televisioni. 

I giornalisti rimasti inseguono tutti le stesse notizie, parlano solo delle stesse persone, raccontano sempre gli stessi paesi. Non che non siano importanti, ma sono diventati gli unici. Il resto del mondo è scomparso dal radar. Leggi

Inchiesta

La nuova guerra è su internet

Negli Stati Uniti cresce il timore di possibili attacchi informatici. Il business della sicurezza ha raggiunto cifre da capogiro. Civili e militari si contendono il controllo delle comunicazioni online. E la privacy dei cittadini è sempre più a rischio. Ma la minaccia è reale?

Parole

“La cosa più terribile sono le organizzazioni criminali. Approfittano della speranza di chi vive nella miseria ma vuole dare a se stesso e ai suoi cari un futuro migliore, e per farlo si affida a persone che con imbarcazioni non sicure si mettono in mare. Questo porta a tragedie continue. Dobbiamo combattere tutto ciò. Per le persone che vogliono nuove opportunità di vita e di lavoro dobbiamo aumentare le possibilità di entrare legalmente in Italia e negli altri paesi europei. Gli italiani sono stati un popolo che ha lasciato il suo paese ed è emigrato. Questo ci impone il dovere di guardare alle persone che vogliono venire in Italia con una totale apertura di cuore e di dar loro la possibilità di un lavoro, di una casa, di una scuola per i figli, e un benessere che è anche la salute e l’apertura dei nostri ospedali per tutte le loro necessità. Questa è la politica del mio governo”.

Parole pronunciate da Silvio Berlusconi il 18 agosto 2009 in un’intervista. All’emittente tunisina Nessma Tv. Leggi

Asia e Pacifico

Gli investimenti d’oro di Pechino in Birmania

Americhe

Haiti fa i conti con Baby Doc

12 per cento

Negli ultimi dieci anni i salari cinesi sono cresciuti in media del 12 per cento all’anno, un tasso molto superiore a quello dei paesi occidentali. Leggi

In copertina

La Tunisia brucia

Dopo un mese di rivolte, i tunisini hanno messo in fuga il dittatore Zine el Abidine Ben Ali. Le proteste popolari si diffondono in tutta la regione. I commenti degli intellettuali e dei giornali arabi

Novità per la scuola boliviana

La Ley de educación approvata nel dicembre del 2010 dà grande spazio all’insegnamento delle lingue indigene. Leggi

Graphic journalism

Cartoline da Beirut

Un fumetto di Mazen Kerbaj

Europa

L’estrema destra francese si affida a Marine Le Pen

Visti dagli altri

Le ragazze che fanno tremare Berlusconi

Il presidente del consiglio è indagato a Milano per prostituzione minorile e concussione. L’inchiesta mette a rischio la stabilità del governo, scrive il New York Times

Pop

Buon compleanno Wikipedia

Clay Shirky

Caffè amaro

Qualche settimana fa Raúl Castro ha annunciato che il caffè del mercato razionato sarà mescolato con altri ingredienti. Leggi

Effetto Tunisia nel mondo arabo

L’aspetto più notevole degli eventi in corso in Tunisia è l’aver mostrato quanto fosse debole la struttura che manteneva al potere il regime di Ben Ali, fondato sulle forze di sicurezza. Leggi

Scrivere la vita

Juan Villoro, Il libro selvaggio Leggi

Canta che ti passa

Canticchiare può alleviare la sinusite? Leggi

Coree

Tanta voglia di riunificazione

Il presidente sudcoreano Lee Myung-bak vuole unire la penisola sotto il suo controllo e creare una grande potenza. Ma sbaglia politica e non tutti sono d’accordo

Ritratti

Asma al Ghoul. Ribelle a Gaza

Indossa blue jeans, legge libri censurati e scrive sul blog articoli critici contro Hamas. È stata più volte minacciata dagli estremisti e non crede nei colloqui di pace. Ma continua a rifiutare la violenza e a sostenere i valori laici

Africa e Medio Oriente

Il Libano ha paura ma vuole la pace

Portfolio

Alla scoperta di Vivian Maier

Nel 2007 un giovane collezionista ha scoperto l’archivio di una bambinaia di Chicago che negli anni cinquanta aveva l’hobby della fotografia. Oggi la città le dedica una mostra

Economia e lavoro

Gli enti locali statunitensi rischiano di fallire

Scienza e tecnologia

Salvatori di lingue

Opinioni

Il giornalismo con l’inganno

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