Il film The interview è stato al centro dell’attacco informatico della Corea del Nord contro la Sony. L’uscita nelle sale è stata inizialmente annullata. In seguito è stata presa la decisione di distribuirlo online e in alcune sale degli Stati Uniti. Il 2 gennaio Barack Obama ha autorizzato nuove sanzioni economiche contro la Corea del Nord per l’attacco informatico alla Sony
La Corea del Nord ha definito le nuove sanzioni imposte il 2 gennaio dagli Stati Uniti un altro capitolo della “ostile e provocatoria politica di Washington” nei suoi confronti.
Le sanzioni, disposte dagli Stati Uniti in seguito all’attacco informatico contro la Sony pictures, riguardano tre aziende e dieci rappresentanti del governo coreano che lavorano in Iran, Siria, Cina, Russia e Namibia.
Pyongyang ha espresso soddisfazione per l’attacco hacker, ma ha negato qualsiasi suo coinvolgimento nella vicenda. Bbc
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha autorizzato nuove sanzioni economiche contro la Corea del Nord in seguito all’attacco informatico che ha colpito la Sony. La società in un primo momento aveva sospeso la distribuzione del film The interview.
Le nuove sanzioni riguardano tre società e dieci rappresentanti del governo coreano, legati alle tre società, che lavorano in Iran, Siria, Cina, Russia e Namibia. Reuters
La Corea del Nord ha criticato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama per avere autorizzato l’uscita del film The interview. La commissione di difesa nazionale (Ndc) ha inoltre accusato gli Stati Uniti di avere tagliato internet nel paese.
La nota della Ndc accusa gli Stati Uniti di avere proiettato “un film disonesto e reazionario che ferisce la dignità della leadership suprema della Corea del Nord e fomenta il terrorismo”. Secondo la Ndc, il colpevole principale è Obama, che “parla e agisce in modo incauto, come una scimmia in una foresta tropicale”. Bbc
La Sony distribuirà The interview online oggi su YouTube, Google play, Microsoft Xbox Video e su un sito dedicato al film. Reuters
YouTube, società di proprietà di Google, ha accettato provvisoriamente di distribuire il film della Sony The interview, al centro di un attacco informatico da parte della Corea del Nord, mettendolo online a pagamento dal 25 dicembre. Lo afferma la Cnn.
La distribuzione su internet coinciderebbe con la proiezione nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti, ma l’accordo potrebbe ancora non essere raggiunto. Per ora Google, YouTube e Sony non hanno commentato la notizia. Reuters
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha accolto favorevolmente la decisione della Sony Pictures di autorizzare l’uscita del film The interview in un numero limitato di cinema il giorno di Natale. Il film dovrebbe essere proiettato in circa duecento sale, in gran parte indipendenti. Gli hacker hanno promesso nuovi attacchi.
Il presidente aveva definito “un errore” la precedente decisione della Sony di ritirare il film. Secondo il suo portavoce Eric Schultz, Obama ha sottolineato che “siamo un paese che crede nella libertà di parola e nel diritto all’espressione artistica”. Bbc
Secondo alcuni cinema statunitensi la Sony avrebbe autorizzato l’uscita del film The interview prevista per il giorno di Natale e cancellata dopo l’attacco hacker. Ap
Il governo statunitense ha partecipato alla produzione di The interview, il film che ironizza sul leader nordcoreano Kim Jong-un. L’accusa arriva dal ministero della difesa di Pyongyang, che in un comunicato stampa diffuso dall’agenzia di stato Kcna ha dichiarato che ci sono “prove evidenti che l’amministrazione statunitense è stata profondamente coinvolta nella realizzazione di questo film disonesto e reazionario”. La Corea del Nord ha promesso una “reazione contro le cittadelle dell’imperialismo americano”. The Guardian
C’è stato un momento, un anno e mezzo fa, in cui sembrava che la Corea del Nord fosse sul punto di scatenare una guerra contro la Corea del Sud e gli Stati Uniti. Almeno a giudicare dalle notizie pubblicate dalla stampa di mezzo mondo in fibrillazione. Era la primavera del 2013 e per qualche giorno la terza guerra mondiale è stata dipinta come un’eventualità tutt’altro che remota: si parlava di missili nordcoreani puntati verso obiettivi in territorio americano, con gli esperti di balistica a misurare la capacità di gittata degli armamenti più o meno ipoteticamente in dotazione a Pyongyang. Leggi
Gli Stati Uniti hanno chiesto aiuto alla Cina per l’indagine sugli attacchi informatici nordocoreani. Afp
La Corea del Nord ha annunciato di voler partecipare all’indagine avviata dagli Stati Uniti sul furto dei dati della Sony Pictures. L’attacco informatico ha portato la Sony a rinunciare all’uscita del film The interview nelle sale degli Stati Uniti il 25 dicembre. Bbc
La notizia non ha avuto grande risonanza in Italia, ma nel piccolo grande mondo del cinema, è eclatante. Degli hackers anonimi sono riusciti a seppellire un film di Hollywood: cioè, ad assicurarsi che non uscirà mai, non solo al cinema, ma con molta probabilità neanche in Dvd, in televisione o in streaming commerciale. Leggi
La Sony ha detto di stare esaminando modi alternativi per far uscire il film The interview, dopo aver annullato l’uscita negli Stati Uniti prevista per il 25 dicembre, in seguito all’attacco informatico subito dalla società e alle minacce di attentati ricevute.
La Corea del Nord ha negato il coinvolgimento, ma ieri l’Fbi ha detto di avere prove del coinvolgimento della Corea del Nord. La Sony ha detto di star cercando alternative per far uscire la pellicola con una piattaforma diversa.
Anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è espresso sulla questione dicendo che la Sony non doveva cancellare l’uscita. Bbc
Gli Stati Uniti potrebbero reinserire la Corea del Nord nella lista dei paesi che appoggiano il terrorismo dopo l’attacco hacker contro la Sony pictures. Washington Post
La Sony ha commesso un errore cancellando l’uscita del film The interview, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama durante l’annuale conferenza di saluto alla stampa. “Risponderemo all’attacco secondo modalità e tempi da stabilirsi”, ha aggiunto. Ap
Un funzionario diplomatico della Corea del Nord all’Onu ha dichiarato che il paese non ha alcun legame con l’attacco hacker contro la Sony. Afp
La Corea del Nord è responsabile dell’attacco informatico che ha colpito la Sony a fine novembre, ha dichiarato l’Fbi in un comunicato: “ci sono abbastanza prove per affermare che il governo nordcoreano è il responsabile di queste azioni, e questo non è un comportamento accettabile da parte di uno stato”.
“Analisi tecniche del malware usato per cancellare i dati della Sony ha rivelato connessioni con una tecnica usata in un altro attacco hacker a opera della Corea del Nord di cui l’Fbi era a conoscenza”, si legge nel comunicato.
L’Fbi ha scoperto inoltre che “diversi indirizzi ip associati a infrastrutture della Corea del Nord comunicavano con indirizzi ip che responsabili dell’uso di malware nell’attacco alla Sony”. Bbc, Reuters
Secondo le autorità statunitensi la Corea del Nord ha organizzato l’attacco hacker contro la Sony Pictures entertainment. Lo ha rivelato un funzionario dell’intelligence, che ha scelto di restare anonimo. L’attacco informatico, ha aggiunto il funzionario, è stato realizzato appoggiandosi a dei server cinesi. Reuters
La Corea del Nord è responsabile dell’attacco hacker alla Sony Pictures. Lo annunciano le autorità statunitensi. Reuters
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